Turismo e cultura - @sinistra

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TURISMO E CULTURA
Considerata l’immagine che Assisi riveste nel mondo, con alle porte il Giubileo nel 2025 e l’800 anniversario della morte di Francesco, oltre a tanti altri appuntamenti già previsti, riteniamo che la città debba rispondere alle aspettative, offrendo proposte culturali di respiro internazionale, non episodiche ma programmate, coinvolgendo tutti coloro che operano nel settore turistico e culturale.
 
Proponiamo:
 
  • creazione di una Consulta permanente sul turismo, coordinata dal Comune, formata da tutti coloro che di fatto già se ne occupano in modo non coordinato - albergatori, ristoratori, strutture extra alberghiere, guide turistiche, proloco, associazioni varie, il mondo religioso - per programmare tutte le attività culturali volte ad allungare la permanenza dei turisti nella città, con proposte che la sdoganino da una forma di turismo “mordi e fuggi” e invitino i visitatori a ritornarvi. La Consulta potrà svolgere anche un ruolo di un monitoraggio e controllo di qualità di tutti i servizi;

  • utilizzo della formula dei bandi pubblici per gli eventi tematici (in “pacchetti annuali”), bandi che, in modo trasparente, permettano a un mondo culturale a volte sommerso di operare portando nuova linfa e nuove proposte;

  • utilizzo di luoghi già esistenti nel centro storico (Monte Frumentario, Teatro Metastasio, Rocca Maggiore ecc.) o come l’ex ICAP a S. Maria degli Angeli, ora sottoutilizzati, e allargamento delle proposte culturali alle frazioni, per spettacoli, mostre, biblioteche, eventi, il tutto coordinato dalla Consulta;

  • rendere attivi i prestigiosi gemellaggi esistenti con Santiago di Compostela e Betlemme ma anche con San Francisco, con la creazione di un ufficio apposito che li coinvolga in proposte culturali scambievoli, durevoli, moltiplicate;

  • essendo Assisi centro di diversi cammini di pellegrinaggio a piedi e in bicicletta già da 17 anni ed essendo questa una forma di turismo internazionale in costante aumento in tutt’Europa, che porta, di conseguenza, un turismo di ritorno importante:
      • individuare una struttura di accoglienza laica specifica per questo tipo di pubblico;
      • creare una rete di collaborazioni con le associazioni che si occupano di ogni singolo cammino e con il mondo internazionale dei Cammini;
      • legare ai percorsi di pellegrinaggio la valorizzazione del turismo ambientalista, con una cura della sentieristica che permetta una reale fruizione del territorio;

  • va realizzato il “Cammino dei Castelli della Valle del Chiascio” (S.Gregorio, Rocca S.Angelo, Sterpeto, Mora e Beviglie), per trekking e mountain bike, recuperando strade e sentieri esistenti, in modo da valorizzare un turismo lento, sostenibile ed ecologico, a stretto contatto con la natura, rispettoso delle tradizioni locali e dell’autenticità dei luoghi, che favorisca la socialità e la microeconomia locale;

  • creazione di collaborazioni:
      • con università straniere per convegni/periodi di studio (con importante indotto non solo sul turismo) su Assisi Romana, Assisi medievale, Assisi e gli Ebrei (storia ai più sconosciuta);
      • tra la parte laica e parte religiosa della città;
      • con la Pro Civitate Christiana che è un grande patrimonio della città ma assolutamente non valorizzato ed utilizzato;

  • recupero dell’artigianato locale, nel centro storico e nelle frazioni (defiscalizzazione e incentivi per l’attività artigianale), con la creazione di percorsi per la loro riscoperta/riqualificazione. Valorizzazione dell’artigianato e degli antichi mestieri anche a scopo didattico volto al mondo giovanile e “per non dimenticare”;

  • revisione generale della cartellonistica turistica e stradale per un minore impatto ambientale e per un miglior decoro della città e delle frazioni;

  • creazione di uno sportello per informazioni turistiche alla stazione ferroviaria di Assisi;

  • stimolare imprenditori locali a costruire un’offerta turistica che si avvalga anche di mongolfiere, come in Cappadocia dove un pezzo di economia, da cui ammirare gli splendidi paesaggi locali. Bellezza, avventura, socialità e sostenibilità costituiscono un mix che allunga anche i tempi di permanenza in loco;

  • raccogliere le disponibilità dei cittadini desiderosi di dare un contributo al recupero, manutenzione, restauro, valorizzazione delle tante opere d’arte presenti in città e, come nel caso della Volta Pinta, soggette a deterioramento a causa degli agenti atmosferici, sbalzi di temperatura ed inquinamento trovandosi all’esterno.
                                 
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